Fratello Manlio Pantani, Commissario della Sezione di Lariano, è tornato alla Casa del Padre.
Da: federico lunardi
A: Consulta del Veneto; scoutpd; Gianluca Martin
Manlio era stato mio allievo alla scuola capi e da allora ci eravamo sempre tenuti in contatto pur con periodi di silenzio che duravano anni.
Amava lo scautismo fatto di avventura, servizio, gioco. Non concepiva la dimensione parolaia, godereccia e frivola. Meraviglioso in un campo diventava triste in un'assemblea; non per mancanza di intelligenza o di sensibilità, anzi.
Quando suonava il telefono e sentivo la sua voce squillante venivo investito dalla sua voglia di vivere, dal suo entusiasmo, dalla sua capacità.
Era un infermiere professionista e aveva ricevuto varie offerte di lavoro da ospedali civili ma ha sempre scelto di rimanere vestito con l'uniforme chiazzata.
Sono sicuro che le mie lacrime qui a Baqwa lo faranno sorridere e saranno un'altra testimonianza dell'affetto per la Sua persona.
Buona caccia, fratellino.
Federico
-------------------------------------------------------------------------- Da: Gianluca Martin
A: " Consulta del Veneto; scoutpd; Gianluca Martin
Data: Giovedì 25 novembre 2010, 23:03
Ieri ha fatto ritorno alla Casa del Padre, vittima di un incidente stradale occorsogli per evitare un altra autovettura, il nostro Fratello Manlio Pantani, Commissario della Sezione di Lariano.
L'Associazione tutta abbruna le proprie bandiere e si unisce alla Famiglia ed alla Sezione di Lariano nel dolore e nel ricordo di Manlio. Così lo ricorda Marco Audino Presidente di Lariano:
"Carissimi,
è con grandissima tristezza che ho il dovere di annunciarvi la scomparsa del nostro Commissario di Sezione, Manlio Pantani, avvenuta in data odierna a seguito di un tragico incidente automobilistico, intorno alle 18.00, nei pressi di Latina. Il vuoto che Manlio produce con la sua così prematura dipartita è enorme prima ancora che nella nostra associazione, in ciascuno di noi. Era uomo convinto sostenitore dei valori assoluti in cui credeva fermamente contro tutto e tutti, a differenza della maggior parte della sua generazione, era tra quelli che andando controcorrente proponeva la Patria, la Libertà, la Coerenza come valori in cui credere e da proporre al prossimo. Era un altruista fino all'eccesso, un uomo d'amore, capace di donarsi fino all'estremo a favore del prossimo, sempre primo a offrirsi volontario (lo ricordiamo coperto di fango nell'emergenza in Piemonte, oppure lottatore contro le fiamme nell'emergenza di Casamari, ed anche nell'ultima emergenza del terremoto in Abruzzo ed altre ancora). Era un generoso fino allo spasimo anche nel suo servizio a favore della Patria come militare e degli ammalati come ottimo infermiere in ospedale militare. Lo ricordiamo come caro amico e nessuna altra definizione forse potrebbe andare meglio tanto era premuroso verso tutti, pronto in ogni momento da far suo il motto "Estote parati". Lo ricordo come amico personale cosa questa che non mi ha impedito di avere anche contrasti con lui anche forti sempre comunque composti come si usa in un rapporto di vera amicizia. Lo ricordo nel mio ultimo incontro, domenica 14, quando assieme abbiamo ricevuto ad Artena la riunione della Consulta Regionale del Lazio e, dopo la riunione, ci eravamo confrontati chiarendo l'ultimo contrasto fra di noi. Ci siamo lasciati da buoni amici, in pace, promettendo che ci saremmo dedicati una serata a cena per chiacchierare un po' come vecchi amici. Era l'ultima volta che lo avrei incontrato. Quella cena ora la faremo al nostro prossimo incontro, in Paradiso.
Ringrazio Dio di aver potuto conoscere una ragazzo integro come Manlio, un Capo della sua correttezza e competenza, un uomo così tanto vero da poter parlare con adulti, bambini italiani, stranieri, amici o nemici, con la stessa sua naturalezza. Come Presidente della Sezione mi unisco al dolore dei suoi familiari, dei suoi cari e della nostra Sezione della quale è uno dei fondatori e vi invito a unirvi nella preghiera e nella meditazione.
Marco Audino
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